
C’è un angolo della Toscana che sembra uscito da un incubo surreale di Tim Burton, un sogno lisergico a metà tra un laboratorio di Frankenstein, un mercatino delle pulci e una sagra di paese… e sì, c’è anche il cibo. Benvenuti da Ka Voi, il primo ristotrash emozionale d’Italia, un’esperienza fuori da ogni schema tradizionale, situata nel cuore del Pisano, in via i Gioielli 17 a Ceppaiano, a un passo dall’uscita della Fi-Pi-Li di Lavoria. Ma non fatevi ingannare: non è il solito locale eccentrico. Questo è un universo parallelo fatto di nostalgia, ironia, follia e genialità.
Aperto a cena il martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica, e con un’apertura speciale anche a pranzo la domenica, Ka Voi è molto più di un ristorante: è un’esperienza sensoriale, teatrale e… trash. Ma attenzione: non parliamo del “trash” da quattro soldi. Qui il concetto viene ribaltato con una carica emotiva sorprendente. Trash emozionale, appunto.
Il Trash che emoziona
Da Ka Voi niente viene buttato. Ogni oggetto, dal più bizzarro al più nostalgico, trova una nuova vita. Avete mai mangiato un risotto che vi viene servito da una lavatrice? Oppure gustato una lasagna adagiata su una tegola di tetto? Se vi state chiedendo se siamo impazziti, la risposta è: sì, ma nel modo più geniale possibile. Qui le stoviglie sono ciotole per cani (perfettamente igienizzate), le bevande arrivano in provette da laboratorio o in sacche da flebo, e i tovaglioli sono… rotoli di carta igienica, messi con orgoglio al centro del tavolo.
I camerieri? Dei veri e propri attori di un teatro della meraviglia: mascherati, irriverenti, affabili, e con una dose di follia che contagia. Vi accoglierà magari il Cappellaio Matto, o Zaccaria, che con pupazzi e oggetti surreali trasformeranno la vostra cena in uno spettacolo. Ogni portata è una sorpresa, ogni momento è un gioco.
Cibo toscano rustico, ma con personalità
Sotto questa coltre di trash ben orchestrato, il cibo è vero, rustico, buono, e spesso ispirato alla tradizione toscana. Ma non aspettatevi i nomi classici del menù. Qui si parla di piatti come la Lasagna alla Zozzona o la Zuppa Pezzente, senza dimenticare la possibilità di sedersi sull’altalena “più lunga del mondo” mentre gustate un gelato al tramonto. Sì, avete letto bene. C’è un’altalena. E sì, ci si può mangiare sopra.
Il menù cambia ogni settimana, quindi ogni visita è diversa. Il prezzo? Fisso a 25 euro, un costo più che onesto per uno show gastronomico completo. Inoltre, Ka Voi si prende cura delle esigenze alimentari: al momento della prenotazione verrete subito contattati per sapere di eventuali intolleranze o allergie, in modo da adattare tutto alle vostre necessità.
Lo spazio è ampio, perfetto anche per eventi privati, feste, compleanni o qualsiasi altra occasione in cui il caos organizzato e l’originalità siano la chiave. Il parcheggio non manca, e soprattutto c’è un vero e proprio museo del dito medio. Esatto, un’esposizione trash-chic con oggetti vintage, bambole horror, una statua di Babbo Natale fuori stagione, una bilancia vintage, un’Ape Piaggio decorata come l’altare di una nonna ribelle e mille altri dettagli che fanno di Ka Voi una Disneyland del kitsch.
Il nome stesso del locale, “Ka Voi”, deriva dal toscanissimo “Caa voi?”, ovvero “che vuoi?”, urlato con affetto e un bel dito medio alzato, perché qui il politically correct si lascia volentieri fuori dalla porta insieme alla permalosità.
Un format virale che sta conquistando l’Italia
Con migliaia di follower sui social e una community che cresce ogni giorno, Ka Voi rappresenta una nuova frontiera nella ristorazione: il food esperienziale in chiave nerd-trash, una via di mezzo tra cosplay gastronomico e spettacolo teatrale, dove l’unica regola è divertirsi senza prendersi troppo sul serio. Un po’ come accadeva alla storica “Parolaccia da Cencio” a Roma, che ha fatto scuola con la sua irriverenza. Ma qui siamo in Toscana, dove l’ironia si fa rustica, verace e scoppiettante.
In un mondo in cui tutto sembra standardizzato, dove le cene sono spesso solo selfie con piatti gourmet tutti uguali, Ka Voi offre un’alternativa autentica, dissacrante e memorabile, perfetta per chi ama distinguersi, per chi cerca esperienze fuori dal comune, per chi non ha paura di ridere mentre gusta una zuppa pezzente servita in una ciotola per Fido.
Che siate appassionati di cultura pop, fan dell’assurdo o semplicemente in cerca di qualcosa che vi faccia dire “questo non l’ho mai visto prima”, Ka Voiè una tappa obbligata nel vostro tour geek-gastronomico.
E voi, avete il coraggio di affrontare il Ka Voi? Raccontateci la vostra esperienza o taggateci sui social se ci siete già stati! E se non ci siete ancora andati… CAA VOI?!
L’articolo Ka Voi Ristotrash Emozionale: un viaggio nel lato più pazzo (e toscano) della ristorazione geek proviene da CorriereNerd.it.