
Il settore dei parchi divertimento in Italia è pronto a vivere un periodo di straordinaria espansione, con investimenti record previsti per il triennio 2025-2027. Un momento particolarmente atteso da milioni di appassionati che, con l’arrivo della stagione primaverile, tornano a godere delle novità offerte dai parchi italiani. A partire dal 2025, le allocazioni di capitale saranno aumentate del 47% rispetto all’anno precedente, segnando un passo importante per un comparto che ha visto crescere la sua importanza come motore di sviluppo economico e turistico del paese.
I parchi, tradizionalmente destinazione di svago per famiglie e turisti, non solo si arricchiranno di nuove attrazioni, ma vedranno anche una crescente attenzione alla sostenibilità, con una parte significativa degli investimenti (circa 40 milioni di euro) dedicata all’efficientamento energetico. Gli operatori, infatti, sono impegnati a realizzare impianti fotovoltaici e a ottimizzare il consumo di risorse idriche, in linea con le crescenti necessità ambientali. Il tutto si inserisce in un contesto che ha visto un incremento dei costi energetici, ponendo delle sfide significative per gli operatori del settore. Per questo, l’Associazione Parchi Permanenti Italiani, che rappresenta i parchi in Confindustria, ha richiesto l’intervento dei Ministri Urso e Santanché per ridurre l’impatto negativo dei costi energetici, simile al provvedimento già attuato nel settore delle piscine.
Nonostante queste difficoltà, il settore continua a dimostrare una resilienza straordinaria, avviandosi verso il traguardo di 500 milioni di euro di investimenti entro il 2027. Questo slancio non solo è il riflesso di una crescita continua, ma anche di un allineamento con i mercati più maturi, come quelli degli Stati Uniti, del Giappone, della Francia e della Germania, che da anni vedono nei parchi divertimento un settore strategico dal punto di vista economico e turistico.
Luciano Pareschi, presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani, ha sottolineato come il comparto stia vivendo una fase di grande slancio. Se da un lato i grandi operatori continuano a guidare il mercato con attrazioni sempre più innovative e immersive, dall’altro le realtà più piccole stanno rafforzando la loro competitività con nuovi investimenti. Questa diversificazione non solo arricchisce l’offerta, ma conferma l’importanza del settore come fattore di attrattività per i territori locali, con un impatto positivo sul turismo e sull’economia nazionale.
Nel dettaglio, parchi storici come Gardaland, Mirabilandia e Leolandia sono al centro di importanti progetti di ampliamento e rinnovamento, con l’introduzione di nuove aree a tema e attrazioni che promettono di offrire esperienze sempre più coinvolgenti. Questi parchi, già famosi in Italia e all’estero, diventano vere e proprie destinazioni turistiche, in grado di attrarre anche i visitatori internazionali. Accanto a questi, i parchi acquatici, come Caribe Bay e Caneva World Resort, non sono da meno: nuove tematizzazioni e attrazioni, che spaziano dai paradisi tropicali agli ambienti acquatici più suggestivi, sono pensate per offrire un mix perfetto di divertimento e relax, adatto a tutte le età.
I parchi faunistici, come il Bio Parco Zoom Torino e l’Acquario di Genova, stanno vivendo una stagione di rinnovamento con investimenti in acquisizioni e ampliamenti, finalizzati a diversificare ulteriormente la loro offerta. L’introduzione di format sempre più immersivi e didattici non solo arricchisce l’esperienza del visitatore, ma si accompagna anche a progetti di conservazione della biodiversità e protezione delle specie a rischio, un aspetto che sta diventando sempre più rilevante nell’ambito delle attrazioni faunistiche.
Il successo del settore non è solo economico, ma anche sociale. Nel 2023, secondo i dati SIAE, i parchi divertimento italiani hanno generato un fatturato di 350 milioni di euro e hanno registrato 20 milioni di presenze, con un indotto che supera i 2 miliardi di euro. Questi numeri confermano la crescente importanza del settore come motore di sviluppo occupazionale, con circa 30.000 persone impiegate direttamente nei parchi, e altre 30.000 nell’indotto, tra cui tecnici, esperti di sicurezza, ingegneri, architetti e creativi, il cui lavoro è fondamentale per la realizzazione di esperienze sempre più coinvolgenti e spettacolari.
Il futuro dei parchi divertimento in Italia appare dunque più che mai promettente. Con l’espansione delle offerte e l’attenzione sempre maggiore alla sostenibilità, l’industria si prepara a un periodo di crescita esponenziale, rafforzando non solo la propria competitività ma anche il suo ruolo come pilastro dell’economia turistica e dell’innovazione. L’impegno continuo degli operatori e l’evoluzione del settore fanno dei parchi divertimento italiani un elemento di punta nel panorama globale, sempre più all’avanguardia nella creazione di esperienze immersive che affascinano visitatori di tutte le età e provenienti da tutto il mondo.
L’articolo Il Settore dei Parchi Divertimento in Italia: Investimenti da Record e Nuove Prospettive di Crescita proviene da CorriereNerd.it.