Dolce Roma: il ristorante incantato ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie dove il dessert è magia pura

Dolce Roma: il ristorante incantato ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie dove il dessert è magia pura

C’era una volta, nel cuore del reame di Roma, un luogo incantato dove il tempo sembrava essersi fermato, non per noia o per pigrizia, ma per lasciar spazio alla meraviglia. Proprio come in una favola, nascosto tra i vicoli del quartiere Trieste, in Via Tripolitania 4, sorge un ristorante che più che un semplice locale è un portale verso un’altra dimensione: quella del gusto, della fantasia, e dei sogni che sanno di zucchero. Il suo nome? Dolce. Ma attenzione, non lasciatevi ingannare dalla semplicità del nome, perché dentro questo magico spazio batte un cuore fiabesco, ispirato nientemeno che ad Alice nel Paese delle Meraviglie.

Appena varcata la soglia, vi sentirete trasportati oltre lo specchio. Un arazzo in bianco e nero firmato dall’artista romano Giuseppe Marini vi accoglie come fosse il Bianconiglio in persona, raccontando con eleganza la scena di un banchetto tra creature fantastiche. Un gigantesco acquario trasparente permette di sbirciare nella cucina della pasticceria a vista, dove magie dolciarie prendono forma tra nuvole di zucchero e soffici impasti. E a collegare i due mondi — il piano terra regno dei dolci e il piano superiore, elegante brasserie — una scala elicoidale in ferro che pare scolpita dal tempo stesso.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Dolce Roma (@ristorantedolceroma)

Nel regno di Dolce, nulla è lasciato al caso. L’arredamento è un omaggio al vintage più raffinato: divani in pelle vissuta, credenze rubate alle cucine della nonna e dettagli curiosi che raccontano mille storie. Perfino la carta dei dolci si legge sull’etichetta di magnum di Champagne, quasi a dire che la dolcezza, qui, è una faccenda seria. E che dolci! La carta è più lunga dell’intero menu salato e ogni creazione è un piccolo racconto, un capitolo di una storia golosa: cheesecake declinate in sette varianti internazionali, crostatine espresse, barattoli di frutta, brioche con gelato servite come hamburger, semifreddi al pistacchio con crumble di cioccolato, e la regina delle meraviglie, la Red Velvet.

Ma la magia non si ferma al palato. Dolce è un’esperienza immersiva che ribalta le regole del gioco fin dall’inizio. Qui, infatti, la prima cosa che viene chiesta al cliente non è l’ordinazione di un antipasto, ma del dessert. Un atto rivoluzionario, certo, ma anche simbolico: come dire che la felicità, in fondo, merita di essere scelta subito. Ed è così che ogni sera vengono serviti oltre 500 dolci, con punte che superano i mille durante la domenica. E se pensate che si tratti solo di zucchero e decorazioni, vi sbagliate di grosso: dietro questo successo si cela una visione imprenditoriale lungimirante, un’idea precisa, nata nella mente di Luca Piperno, fondatore e veterano del settore, con all’attivo oltre vent’anni di esperienza e una passione autentica per l’arte dell’ospitalità.

Piperno, insieme ai suoi soci — tra cui David Mayer Naman, nome già noto nel mondo della moda — ha dato vita a un progetto ambizioso e brillante: un locale da 400 metri quadri, che ogni mese serve 15mila pasti e che, in meno di tre anni, ha quasi pareggiato l’investimento iniziale di oltre un milione di euro. Una realtà che ha saputo unire design, food concept e storytelling come poche altre.

Il menu, curato dallo chef Giacomo Capelli, è una sinfonia internazionale. Si spazia dall’hamburger gourmet con patatine artigianali e salsa fatta in casa, alle coloratissime insalatone con tonno rosso, melanzane, melograno e scorze d’arancia, fino ad arrivare a creazioni inaspettate come il Coast to Coast: tagliolini fatti in casa con vongole, sautè di cozze, calamari e gamberi fritti. E poi ancora, caramelle di pizza, Caesar’s Salad, wok esotici e profumate tajine. Per i più piccoli e per gli animi eternamente giovani, c’è anche il Baby Tajin e il Super Wok servito… dentro un’ananas!



La filosofia alla base di Dolce è chiara: creare un’esperienza unica, in cui la dolcezza non è solo nel piatto, ma anche nel servizio, nel sorriso dei giovani collaboratori (nessuno sopra i trent’anni), nella cura verso il cliente e nella scelta dei fornitori — ben sessanta — pagati in anticipo per garantire qualità e precisione. E non mancano gli incentivi: i dipendenti più brillanti possono persino diventare soci. Una formula che unisce meritocrazia e passione, proprio come nelle migliori favole moderne.

E se state cercando il luogo perfetto per un’occasione speciale, una Dolce Merenda, un brunch domenicale in stile americano (ma servito al tavolo), o semplicemente un momento di evasione dalla realtà, sappiate che Dolce è aperto tutti i giorni. Dal lunedì al venerdì dalle 17:30 all’una di notte, il sabato e la domenica dalle 11:00 con chiusura rispettivamente all’una e alle 00:30.

In un mondo dove la routine ci divora, Dolce è un rifugio fatato dove lasciarsi incantare da sapori che raccontano storie, dove l’estetica si fonde con la sostanza e dove la fantasia non ha confini. Roma, con la sua eterna bellezza, merita davvero un posto così. Un posto dove, proprio come Alice, puoi perderti per ritrovarti. Dove un dolce non è solo un dolce, ma un passaggio segreto per un mondo migliore.

L’articolo Dolce Roma: il ristorante incantato ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie dove il dessert è magia pura proviene da CorriereNerd.it.