Giovani, videogames e cybersecurity: lo skate park diventa smart tra cultura urbana e mondi digitali, per parlare ai ragazzi di sicurezza online

Giovani, videogames e cybersecurity: lo skate park diventa smart tra cultura urbana e mondi digitali, per parlare ai ragazzi di sicurezza online

C’è un vento fresco e frizzante che soffia sul cemento caldo dello skatepark Cinetown di Roma. Non è solo il rumore delle ruote che stridono sulle rampe o il clangore dei trick ben riusciti: è l’eco di una rivoluzione culturale che unisce l’adrenalina dello sport urbano con un tema di fondamentale importanza per la generazione Z… e non solo. Sto parlando di Cyber Tricks: connessioni consapevoli, un progetto avveniristico che trasforma lo skatepark in un laboratorio open-air di educazione digitale, parlando ai ragazzi con il loro stesso linguaggio: quello dei videogame, dello slang e della street art.

Sì, avete capito bene. Finalmente qualcuno ha capito che per parlare di cybersecurity ai giovani non serve un’aula fredda e un PowerPoint noioso. Serve un half-pipe, qualche QR code ben piazzato, grafiche che strizzano l’occhio alla cultura pop e, soprattutto, contenuti smart, interattivi e gamificati. Il tutto in uno degli ambienti più “veri” e frequentati dai ragazzi: lo skatepark.

Dietro questa meraviglia urbana c’è Alphio, associazione no-profit con una visione davvero cyber-futuristica, che ha stretto un’alleanza strategica con PensieroSicuro, un collettivo impegnato nella divulgazione della cultura della sicurezza informatica. Il loro obiettivo è chiaro quanto ambizioso: rendere i ragazzi protagonisti consapevoli del loro universo digitale, usando strumenti familiari e coinvolgenti. E in un’epoca in cui i dati personali valgono quanto (se non più) di una carta Pokémon ultra-rara, direi che non è solo una buona idea, è un’urgenza.

Il park si fa smart

Il cuore pulsante del progetto è lo skatepark Cinetown, in zona Cinecittà, dove tra una curva e un ollie spuntano pannelli in stile street art con frasi in slang romano – tipo “Occhio ar trick, nun fa er click sbajato!” – che non lasciano indifferente nessuno. Ogni pannello ospita un QR code interattivo che, una volta scansionato, apre un mondo virtuale fatto di mini-game, quiz sulla sicurezza informatica, video esplicativi e addirittura trucchi segreti da sbloccare solo rispondendo correttamente. Insomma, una vera e propria gamification della consapevolezza digitale. E credetemi, è molto più divertente di quanto suoni scritto su un comunicato stampa.

Il filo conduttore? Un parallelo geniale: quello tra l’equilibrio richiesto su uno skateboard e quello necessario per navigare online in sicurezza. Perché anche nel digitale, come in una run di skate, basta un attimo di distrazione per cadere, farsi male o – peggio – perdere tutto.

Le 5 zone calde del web secondo Cyber Tricks

Tutto il progetto ruota intorno a cinque grandi tematiche, trattate con uno stile grafico accattivante e messaggi diretti come un pop-up inaspettato sul desktop.

C’è la privacy online, che ci ricorda che i nostri DM non sono sempre al sicuro e che le app possono raccogliere dati in modo subdolo. Si parla della sicurezza nel gaming, mettendo in guardia da truffe, furti di account e mod truccate che promettono skin leggendarie ma rubano tutto il bottino digitale.

Un altro pannello affronta l’importanza dell’identità digitale, con una domanda che fa riflettere: “Ti fidi di chi ti scrive online?”. Ed è subito ghosting, catfishing e profili fake come se piovesse. Poi c’è la tematica durissima del cyberbullismo, con messaggi forti che ricordano quanto possano ferire anche i commenti scritti con leggerezza. Infine, un accento particolare è posto sulle merci fake online, perché anche il mondo degli acquisti digitali può diventare una trappola che alimenta lo sfruttamento e la disinformazione.

Un linguaggio geek per una missione sociale

La vera forza di Cyber Tricks sta nel suo linguaggio: diretto, giovane, nerd al punto giusto. Niente moralismi, solo fatti, consigli utili e una narrazione costruita attorno a quello che interessa davvero ai ragazzi: i videogame, le community online, il rispetto, l’autenticità. È come se Tony Hawk si mettesse a spiegare come evitare una truffa phishing su Discord: impossibile non ascoltarlo.

E la cosa bella è che questo non è un evento spot, ma un hub permanente in via Libero Leonardi 106, dove lo spazio urbano diventa palestra per menti cyber-responsabili. Una vera e propria sinergia tra cultura urbana, innovazione tecnologica ed educazione digitale.

Se sei a Roma, passa dal Cinetown Skatepark. Scansiona i QR Code, scopri i mini-game, metti alla prova la tua cyber-preparazione e, perché no, impara un paio di trick nuovi. Se invece sei lontano, segui tutto sui canali ufficiali di PensieroSicuro. Perché la sicurezza online è una skill nerd fondamentale, al pari di conoscere la lore completa di Elden Ring o riuscire a montare un PC da gaming senza far saltare il fusibile.

E ora tocca a te: che ne pensi di questa iniziativa? Hai mai subito un furto d’account o sei incappato in una truffa online? Parliamone nei commenti o condividi l’articolo con la tua crew sui social! Facciamo girare il verbo nerd della sicurezza digitale.

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