
Era il 1° aprile 2011 quando, alla presenza del sindaco di Milano e dell’assessore alla cultura, venne inaugurato a Milano WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata, nello storico stabile di Viale Campania 12 (ex deposito ATM ed ex Fabbrica Motta). Da allora sono trascorsi dieci anni di grandi soddisfazioni, sale piene con momenti emozionanti, dibattiti, rassegne cinematografiche, concerti e spettacoli, con più di 200 mostre all’attivo e oltre mezzo milione di visitatori, incontri con protagonisti del mondo del fumetto internazionale, un amichevole gemellaggio con il Museo del Fumetto di Bruxelles e tante collaborazioni con altri Paesi europei e oltreoceano.
Oggi, WOW Spazio Fumetto, il Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano, sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia. Dopo 14 anni di attività dedicata alla cultura, alla divulgazione e alla celebrazione dell’arte sequenziale, il mancato rinnovo della convenzione con il Comune di Milano mette seriamente a rischio la sua esistenza.
La questione non riguarda solo un contratto scaduto, ma riflette un problema più profondo: la mancanza di un reale sostegno istituzionale a un luogo che ha reso Milano un punto di riferimento per gli appassionati di fumetti, illustrazione e animazione. Il museo, situato in Viale Campania 12, ha ospitato oltre 200 mostre, più di 1.000 eventi tra presentazioni e incontri, ha accolto migliaia di studenti con attività didattiche di altissimo livello e ha rappresentato un baluardo per la comunità artistica e culturale. Eppure, il Comune sembra non riconoscere il valore di questa istituzione, limitandosi a chiedere il saldo immediato di un debito residuo di circa 180.000 euro per l’affitto degli spazi, senza alcuna prospettiva di rinnovo o supporto.
Le difficoltà economiche del museo non sono una novità, ma sono state aggravate dalla crisi Covid e post-pandemia, così come dalle condizioni strutturali dello stabile. Per anni, i visitatori e gli stessi lavoratori hanno dovuto affrontare situazioni al limite del sostenibile, con inverni gelidi per l’impossibilità di accendere il riscaldamento ed estati soffocanti a causa della mancanza di climatizzazione. Il museo, pur con risorse limitate, ha sempre cercato di onorare i pagamenti e di mantenere attiva la propria programmazione, sopperendo persino alle carenze dell’edificio con interventi autofinanziati. Tuttavia, l’assenza di un sostegno concreto da parte delle istituzioni ha portato la situazione a un punto di non ritorno.
Nonostante le continue richieste di dialogo con l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi e con il Sindaco Giuseppe Sala, non è stata fornita alcuna risposta chiara. La Fondazione Franco Fossati, che gestisce il museo, ha dichiarato di aver provato più volte a discutere una soluzione sostenibile, senza ottenere risultati. Il 1° aprile 2025, data simbolica che avrebbe dovuto celebrare il quattordicesimo anniversario del museo, sarà invece il giorno in cui inizierà una campagna di raccolta firme e fondi per tentare di salvare questa importante realtà culturale.
Il sostegno del pubblico sarà cruciale in questa battaglia. I cittadini potranno firmare la petizione direttamente al museo e, a breve, anche online. Inoltre, chiunque voglia contribuire economicamente potrà effettuare una donazione attraverso PayPal. La speranza è che la pressione della comunità possa spingere il Comune a rivedere la propria posizione e a riconoscere il valore di WOW Spazio Fumetto, non solo come luogo di cultura, ma anche come presidio sociale.
L’assenza di un riconoscimento istituzionale pesa ancora di più se si considera il ruolo attivo che il museo ha sempre avuto nella vita culturale della città. WOW Spazio Fumetto ha collaborato con eventi di rilievo come BookCity, MuseoCity e Prima Diffusa, contribuendo a diffondere la passione per il fumetto e l’illustrazione. Tuttavia, nonostante il suo impegno, quando il Comune ha supportato eventi sul fumetto, il museo non è stato coinvolto, se non per richieste di prestiti o collaborazioni gratuite.
Il direttore del museo, Luigi Bona, ha sottolineato come questa situazione rappresenti un’ingiustizia nei confronti di una realtà che ha sempre dato molto a Milano. La questione non è solo economica: dopo 14 anni di gestione, il museo ha mantenuto l’affitto e affrontato spese impreviste senza mai ricevere alcun incentivo o supporto concreto. Inoltre, lo spazio non ha mai ricevuto adeguamenti strutturali dal Comune, lasciando il museo a fronteggiare danni causati da allagamenti, guasti agli impianti e perfino atti vandalici.
Se il museo dovesse chiudere, non si perderebbe solo un centro di aggregazione per gli appassionati di fumetti e cultura pop, ma anche un punto di riferimento per la comunità. Il Giardino Oreste Del Buono, adiacente al museo, è stato reso fruibile proprio grazie alla presenza di WOW Spazio Fumetto, che ha contribuito a migliorarne la sicurezza e la vivibilità. Oggi, grazie al museo, il giardino è frequentato da famiglie e giovani lettori, e persino le Forze dell’Ordine utilizzano le telecamere di sorveglianza del museo per garantire la sicurezza dell’area.
Il tempo stringe. Il museo ha ancora in programma tre mostre di grande rilievo, già pianificate da mesi, ma senza una risposta ufficiale del Comune è impossibile garantire la loro realizzazione. Ciò che serve è una soluzione concreta: un’estensione della convenzione, un sostegno economico o almeno un segnale di interesse da parte delle istituzioni. Altrimenti, Milano rischia di perdere un pezzo fondamentale della sua offerta culturale, un luogo che ha saputo connettere passato e futuro del fumetto, attirando appassionati da tutta Italia e oltre.
La speranza è che la mobilitazione del pubblico possa fare la differenza e convincere il Comune a riconsiderare la sua posizione. Il fumetto è cultura, e come tale merita rispetto e attenzione. WOW Spazio Fumetto non deve spegnersi: Milano non può permetterselo.
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